Parmenide e il pensiero dell'essere

IL POEMA DI PARMENIDE

Parmenide scrisse un poema in versi intitolato "Sulla natura" di cui ci restano il proemio e vari frammenti delle altre due parti che parlavano della verità e dell'opinione. Nel proemio, Parmenide immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del Sole e di ricevere da una dea la rivelazione sulla verità, che dovrà comunicare al mondo.
Nonostante abbia un carattere religioso, il messaggio parmenideo e le sue argomentazioni sono filosofiche e razionali.


SOLO L'ESSERE ESISTE E PUÒ ESSERE PENSATO

Per Parmenide l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere, quindi solo l'essere esiste e il non essere non esiste e non può essere neanche pensato.
Grazie a Parmenide ha inizio l'ontologia, ovvero lo studio dell'essere in quanto essere, nelle sue caratteristiche universali.


LA DEDUZIONE LOGICA DEGLI ATTRIBUTI DELL'ESSERE

Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla, perché tutto ciò che deriva dal nulla è destinato inevitabilmente a ritornarci.
Per Parmenide l'essere è ingenerato e imperituro, infatti se nascesse dovrebbe derivare da ciò che non è, ma nulla può derivare da ciò che non esiste, perciò l'essere non può nascere. Lo stesso vale per la morte.
L'essere è eterno, non ha né passato né futuro. L'essere è immutabile e immobile, ed é finito.

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